DECRETO CURA ITALIA AGRICOLTURA
- aicrossano
- 21 mar 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Ecco cosa prevede il decreto in riferimento al comparto agricolo:
Indennità per i lavoratori del settore agricolo e partite Iva
L'art.30 prevede che per gli operai del settore agricolo, che, nel corso nel 2019, abbiano effettuato almeno 50 giorni lavorativi e non siano titolari di pensione o iscritti presso altre forme di previdenza, oltre che titolari di partite iva, un'indennità di 600 euro per il mese di Marzo. Tale indennità non concorre alla formazione del reddito e dovrà essere richiesta tramite apposita domanda all'Inps.
Proroga presentazione delle domande di disoccupazione agricola
Solo per le domande non presentante per l'anno 2019, è stata prevista, la posticipazione delle domande di disoccupazione al 1 Giugno 2020, per tutti gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato.
Anticipi PAC e copertura interessi passivi finanziamenti
Il primo comma dell'art.78 dà il via libera all'aumento dal 50% al 70% degli anticipi dei fondi PAC.
Il secondo comma istituisce un fondo presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che sarà destinato alla copertura degli interessi passivi, degli ultimi due anni, sui finanziamenti bancari delle imprese del settore agricolo e della pesca, contratti per ristrutturazione debiti e capitale circolante.
Viene previsto, inoltre, l'aumento del fondo di derrate alimentari alle persone indigenti con una dotazione di 50 milioni.
Prestazioni occasionali da parte di parenti ed affini
Entro il sesto grado di parentela o affinità, non saranno considerati rapporti di lavoro autonomo o subordinato quelle svolte dagli stessi in modo occasionale o ricorrente di breve periodo, a titolo meramente gratuito. La precedente previsione legislativa prevedeva tale possibilità solo entro il quarto grado.
Congedi, bonus e ulteriori misure generali
Oltre alle misure appena elencate sono previste misure generali, valide anche per il settore agricolo e della pesca:
- congedo parentale a sostegno de genitori lavoratori fino a 15 giorni per i figli di età non superiore ai 12 anni o, in alternativa, bonus baby-sitter di 600 euro;
- credito d'imposta del 50% per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro e relative attrezzature, sostenute fino al 31 Dicembre 2020;
- bonus di 100 euro per i lavoratori che si sono recati in sede durante il mese di Marzo;
- credito d'imposta del 60% per spese di affitto di negozi e botteghe, rientranti nella categoria catastale C1;
- sospensione dei versamenti da autoliquidazione in scadenza tra l'8 e il 31 Marzo al 31 Maggio 2020;
- sospensione dei termini dei versamenti per i carichi affidati all'agente della riscossione al 31 Maggio 2020.
Cassa integrazione in deroga
Rappresenta, sicuramente, una delle misure più attese e importanti del decreto, come si evince anche dalla destinazione di circa 3,3 miliardi di euro per il 2020. All'art.22 viene prevista la possibilità di richiedere il trattamento di cassa integrazione salariale in deroga anche per i lavoratori del settore agricolo e della pesca. Il trattamento, limitatamente ai lavoratori del settore, per quanto concerne eventuali diminuzioni o riduzioni dell'attività lavorativa, è equiparato ai fini del calcolo delle prestazioni di disoccupazione agricola.
Fondo garanzia Pmi
Un ulteriore pilastro del decreto è costituito dal potenziamento del fondo di garanzia a favore delle pmi. Per il settore agricolo e della pesca assegna ad Ismea un fondo di 80 milioni di euro.
Le modifiche riguardano:
- la gratuità della garanzia del fondo e delle commissioni di accesso;
- l'ammissibilità alla garanzia per operazioni di rinegoziazione del debito;
- l'allungamento automatico della garanzia nell'ipotesi di moratoria o sospensione correlata all'emergenza Covid-19;
- facilitazione di accesso alla procedura per operazione fino a 100.000 euro;
- estensione del limite per la concessione della garanzia a 5 milioni di euro.
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